CURRICOLO
“Il
cuore del Piano dell’Offerta Formativa è il curricolo che
va ricondotto a tre irrinunciabili riferimenti di base:
- i documenti nazionali nei quali sono indicati gli obiettivi di apprendimento e i
criteri organizzativi della scuola (i due testi delle Indicazioni, l'Atto di
Indirizzo del settembre 2009, la Bozza del 30 maggio 2012);
- la cultura educativa condivisa nella realtà
territoriale in cui il nostro Istituto Comprensivo
è
ubicato;
-
la cultura professionale degli insegnanti dei tre ordini di scuola maturata nel
tempo attraverso la prassi e le innovazioni tecnologico-didattiche messe in
campo dai docenti stessi.
l Curricolo di Istituto deve basarsi su un'idea fondativa, una sorta di fil rouge, che tenga insieme le diverse intenzionalità
dei docenti indipendentemente dall'ordine di scuola.
Il focus a cui tutti i docenti dovranno guardare con speciale attenzione
è
rappresentato dalle otto competenze-chiave da conseguire ai termine dell'obbligo
di istruzione, cioè
a sedici anni. Tale istanza viene richiamata anche nell'Atto di Indirizzo, nel
quale si afferma che "L'emergenza
educativa lancia alla scuola la sfida della riaffermazione dei valori del senso
civico, della responsabilità
individuale e collettiva, del bene comune".
Il Miur ha sottoposto alle scuole una Bozza di modifica delle Indicazioni
nazionali con i seguenti aspetti innovativi:
Introduzione per il primo ciclo, delle otto competenze chiave contenute nelle
raccomandazioni del Parlamento europeo e del Consiglio del 22.05.2018 che sono:
♦
competenza alfabetica funzionale;
♦
competenze multilinguistica;
♦ competenza matematica e competenza in scienza, tecnologia
e ingegneria;
♦ competenza digitale;
♦ competenza personale,
sociale e capacità di imparare ad imparare;
♦ competenza in materia di
cittadinanza;
♦ competenza imprenditoriale;
♦ competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.
Introduzione di un profilo delle competenze del bambino al termine della Scuola
dell'infanzia.
Le discipline non sono più
raggruppate nelle tre aree disciplinari.
Una più
specifica definizione degli obiettivi e traguardi relativi alle abilità
linguistiche di base, comprese quelle lessicali, sintattiche e grammaticali.
I traguardi e gli obiettivi per le lingue straniere sono raccordati agli
standard europei (A1 per la Primaria, A2 per la lingua comunitaria nella
secondaria di I grado, A1 per la seconda lingua comunitaria).
Richiamo alla storia recente nella scuola primaria, seppur conservando il
percorso cronologico unico, che assegna alla scuola primaria il periodo compreso
dalla comparsa dell'uomo alla tarda antichità
e alla secondaria il periodo compreso dalla tarda antichità
alla fine del XX secolo.
Per arte e immagine maggiore produzione ed esperienza partecipata degli allievi
rispetto alla semplice fruizione critica del messaggio visivo.
Per Tecnologia presenza di un chiaro richiamo alle nuove Tecnologie per
l'Informazione e la Comunicazione (TIC).
Sono state valutate le novità
introdotte in relazione alla progettazione di un Curricolo verticale di
Istituto, che vada dalla Scuola dell'Infanzia fino alla fine del primo ciclo.
L'introduzione delle competenze in modo esplicito comporta necessariamente una
verticalizzazione del Curricolo sulla base di esse e non dei soli contenuti
disciplinari, con traguardi in progressione disciplina per disciplina anche in
ottica trasversale. L'assenza delle aree disciplinari potrebbe comportare una
maggiore libertà
di organizzazione delle attività
interdisciplinari con il coinvolgimento di discipline apparentemente non
accostabili. Le attività
interdisciplinari dovrebbero essere organizzate per competenza e coinvolgere le
diverse discipline secondo quelle che sono le necessità
emergenti. La parte introduttiva del testo ispirata al pensiero di E. Morin non
risulta modificata e dunque l'interdisciplinarità
continua ad essere un aspetto molto importante nella progettazione curricolare.
CURRICOLO VERTICALE aggiornato all'a.s.
2018/2019
CURRICULO VERTICALE DI EDUCAZIONE CIVICA - A.S. 2020/2021